Dimensione3 è un’azienda specializzata in tecnologie 3D: recuperando una tecnica che risale agli inizi del ‘900 – l’autostereoscopia  – realizza pannelli e poster pubblicitari tridimensionali.
Come funziona?
L’immagine stereoscopica viene stampata su un supporto piatto che, grazie a speciali strati sovrapposti, tramite la rifrazione, riesce a generare in chi la osserva l’illusione della tridimensionalità ad occhio nudo, senza bisogno di utilizzare occhiali o altri dispositivi.

Sino a prima dell’ingresso di Giancarlo De Pinto, Giulio De Robertis, amministratore, e Antonio Orlando, esperto di tecnologie lenticolari, avevano lavorato per rendere i loro pannelli sempre più reali, vivi, per generare stupore ed emozione da parte dello spettatore.
E poi, cercando sulla piattaforma giovaniinnovatori.it, si sono imbattuti nel progetto di Giancarlo, programmatore esperto di grafica ed interazioni in tre dimensioni.

“La proposta di trasporre la grafica 3D su web, generando contenuti tridimensionali ed interattivi per l’utente è stata per noi la quadratura del cerchio” dice Antonio. “Era un’innovazione che non avevamo messo in conto ma è stata un’opportunità suggerita proprio da Giovani Innovatori. E, lavorando fianco a fianco con Giancarlo l’idea è andata oltre le aspettative.
Abbiamo già realizzato un prototipo e, come potete vedere, i risultati sono già sotto gli occhi, in questo video”.

“Sono un appassionato da sempre di grafica 3D ma non sempre ero riuscito ad applicare il mio saper fare all’interno di contesti produttivi. La difficoltà all’inizio è sempre quella di farsi conoscere dalle aziende. C’è un muro da scavalcare.
Con Giovani Innovatori mi è stata data un’occasione di visibilità, uno strumento per mettermi alla prova. Credo sia un aiuto importantissimo per tutti quelli che come me iniziano a muovere i primi passi nel mondo del lavoro”, commenta Giancarlo.

“Per noi il lavoro di Giancarlo non è occasionale ma è un vantaggio a tempo indeterminato che diventerà parte integrante della nostra offerta. Continueremo a lavorare sul progetto, anche dopo Giovani Innovatori. Anzi, stiamo pensando addirittura di coinvolgere altre persone per svilupparlo ulteriormente”, conclude Giulio.