3 Novembre 2015

La Puglia è la più importante produttrice di uva da tavola in Italia, con circa 35.000 ettari di terreno agricolo destinato a questa coltivazione. Chi di noi non ha mai visto grandi distese di vigneti coperti con teli di plastica plastica per anticipare la maturazione e per tutelare i viticoltori dai rischi di danni sulla produzione? Come sempre, però, tutte le grandi innovazioni esistono grazie a piccoli dettagli e per il progetto di Nicola Dibattista il dettaglio è fondamentale per la creazione di una copertura innovativa per l’uva da tavola. Questa, infatti, è la storia di un gancio.

In parole povere, Nicola ha studiato e migliorato un modello di gancio regolabile per l’ancoraggio del materiale di copertura usato sui vigneti. Questo prodotto è già brevettato” ci informa Gerardo Berardi, referente aziendale della Berardi Srl di Noicattaro, per la quale Nicola realizza il suo progetto. “Il gancio è una valida alternativa ai lacci attualmente utilizzati. Ma ci siamo resi conto che, nel progettarlo, non abbiamo tenuto abbastanza conto delle caratteristiche dei materiali e della loro resistenza agli agenti atmosferici – continua sempre Gerardo – Nonostante il prodotto fosse sul mercato da circa due anni, abbiamo comunque la necessità di migliorarlo e Giovani Innovatori ha subito fatto al caso nostro.”

Nicola si era proposto con un’idea per migliorare i processi di lavorazione e la qualità nello stampaggio di materiali plastici, pensando innanzitutto a aziende nel settore industriale o chimico-manifatturiero. “Invece mi trovate qui e sono molto contento. Il prodotto ha ancora bisogno di ulteriori sviluppi, basati su test e analisi scientifiche. Posso supportare l’azienda con le mie competenze per creare una versione più resistente e durevole.

Nei tre mesi in azienda, Nicola ha sperimentato diversi materiali e proposto alcune novità per il design del gancio regolabile. “Ho realizzato test per simulare la durevolezza del gancio nel tempo, dopo l’esposizione a diverse condizioni atmosferiche” ci spiega, “e ho studiato la capacità di resistenza in punti diversi del prodotto.” E il contatto con il mondo d’impresa ha anche introdotto una componente business nelle analisi scientifiche: “Per quanto riguarda le mie proposte di miglioramento, ho tenuto conto dell’ impatto di un intervento sul costo del prodotto. Se consigliassi semplicemente la materia prima più evoluta, il risultato ottenuto non sarebbe molto realistico perché l’aumento del costo della materia prima impatterebbe troppo sulle effettive possibilità di sviluppare un prodotto a buon mercato.” 

Con le nuove tecniche in agricoltura e l’utilizzo dei teli, il periodo commerciale dell’uva è molto aumentato e i nostri ganci dovranno essere all’altezza di un più lungo utilizzo durante l’anno” conclude il referente aziendale, mentre Nicola continua “per questo motivo pensiamo di continuare la nostra collaborazione oltre questo progetto perché 3 mesi per modificare e migliorare così tanto un brevetto sono davvero pochi!

Ovviamente noi glielo auguriamo, auspicando che, grazie a questa innovazione per l’agricoltura, l’uva nostrana possa essere ancora più protetta e con rese sempre più ampie. Magari!

Testo di Laura Migliaccio e Maxi Torau

Foto di Laura Migliaccio

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Due modelli di gancio regolabile per l'ancoraggio della copertura dei vigneti
Nicola Dibattista con il suo referente aziendale
Due modelli di gancio regolabile per l'ancoraggio della copertura dei vigneti
Due modelli di gancio regolabile per l'ancoraggio della copertura dei vigneti
Nicola Dibattista con il suo referente aziendale
Due modelli di gancio regolabile per l'ancoraggio della copertura dei vigneti
Due modelli di gancio regolabile per l'ancoraggio della copertura dei vigneti
Nicola Dibattista con il suo referente aziendale
Due modelli di gancio regolabile per l'ancoraggio della copertura dei vigneti
Due modelli di gancio regolabile per l'ancoraggio della copertura dei vigneti

Il giovane

E' stata una bella esperienza!
Nicola Dibattista Rutigliano (BA)

L'azienda

Le innovazioni in agricoltura sono in mano ai giovani perché è necessario modernizzarsi.