Il progetto si rivolge ad aziende impegnate nel settore della bonifica ambientale interessate ad adottare un’alternativa ai tradizionali metodi di risanamento. I trattamenti chimico-fisici e termici, sono in genere quelli che presentano le maggiori efficienze di rimozione dei contaminanti e tempi di bonifica relativamente brevi, tuttavia sono anche i più costosi e in generale determinano una modifica delle caratteristiche originali del suolo o delle acque di falda.
Si cerca di proporre all’azienda una soluzione ecologica al problema della depurazione delle matrici. I composti tossici infatti possono presentare strutture simili ai composti naturali, quindi essere impiegati dai microorganismi come substrati ed essere metabolizzati. L’obiettivo è quello di ridurre le concentrazioni al di sotto dei valori limite utilizzando trattamenti con impatto minimo sull’ambiente stesso. L’attenzione è in particolare rivolta al potenziamento di trattamenti microbiologici, sfruttando l’attività metabolica dei microorganismi naturalmente presenti nel sito stesso. Con questo metodo l’azienda può quindi conseguire un’efficienza di rimozione paragonabile a quella dei trattamenti chimico fisici, ma con un minore impatto ambientale e un vantaggio economico.