L’idea progettuale si rivolge ad aziende sociali presenti su terreni confiscati (e non) rendendole più visibili, creando opportunità e una rete di relazioni che potrebbero condurre alla crescita dell’impresa sociale. Questa tipologia di aziende soffrono spesso di scarsa visibilità e hanno difficoltà ad emergere a causa di marchi nazionali molto forti che oscurano le piccole realtà locali. L’altro problema è la scarsa partecipazione della comunità rispetto a queste aziende sociali che non promuovono solo il profitto ma sono al servizio della collettività. L’idea è quella di lanciare una campagna comunicativa attraverso il web ed eventi, promuovere una raccolta fondi adottando le più aggiornate tecniche di fund raising con particolare riferimento alla partecipazione ai programmi europei e all’utilizzo di piattaforme di crowdfunding. L’obiettivo è di mettere questi fondi a disposizione della cooperativa per espiantare un vigneto vecchio e malato presente sul terreno confiscato e impiantare coltivazioni biologiche più produttive. Il terzo obiettivo è creare attraverso questa campagna comunicativa mirata una serie di eventi che avvicinino possibili alleati esperti al fine di programmare le colture e garantire all’azienda una reale possibilità di crescita.