Nel corso del tempo le aree urbane hanno subito profondi cambiamenti in risposta ai bisogni di chi le vive, anche in maniera temporanea, di conseguenza anche la domanda abitativa ha subito delle
trasformazioni significative. Contro la crisi economica, la cementificazione del suolo, e la complessità del sistema burocratico è necessario progettare nuovi modi e tempi dell’abitare che preservino lo scopo fondamentale di ogni politica del settore: garantire a tutta la popolazione un alloggio adeguato per qualità, dimensioni e costi. La “casa mobile ri-innovativa”, tecnologicamente performante, modulare e trainabile risponde in maniera ottimale alle problematiche tecniche e alle esigenze emergenti. Inoltre, si porrebbe a soluzione della domanda di alloggio economico da parte di una committenza debole (giovani, anziani, genitori separati, lavoratori precari), e della rinascita di un settore fortemente in crisi, ma da sempre trainante, com’è quello dell’edilizia. Le aziende vessate dalla recessione economica e dal peso della burocrazia devono reinventarsi e puntare su nuove soluzioni, in grado di reinserirle in un mercato florido, senza però creare ricadute onerose sui consumatori. Con lo sviluppo di “case mobili ri-innovative” si ambisce ad ottenere risultati potenziali, quali: maggiore produttività, rivalutazione del portfolio aziendale, ricollocazione nel mercato economico e di settore.