In un periodo di forte crisi, la vera spinta all’economia dell’Italia è data dalla Rete ed alla co-creazione di progetti provenienti dal “basso”.
Crowdfunding e personal fundraising sono due termini che fanno riferimento a fenomeni che destano una grande attenzione. “In Italia abbiamo tante piattaforme di crowdfunding ma c’è bisogno di formazione e di cultura digitale” . In effetti sono modalità di raccolta fondi che apportano importanti novità nello scenario imprenditoriale al fine di poter sviluppare progetti altrimenti non autofinanziabili. L’idea che una folla di persone possa anche con piccole donazioni sostenere grandi progetti conferisce agli individui un potere maggiore di cambiare in meglio il mondo oltre a rendere maggiormente democratico l’uso delle risorse economiche. Così come l’idea che persone possano attivarsi con i propri mezzi e proprie capacità a contribuire alla raccolta fondi rappresenta una nuova frontiera per tutti gli individui che intendono attivarsi per contribuire a cambiare in meglio il mondo. Il crowdfunding si basa sul merito, sulle idee, sulla partecipazione collettiva a progetti innovativi.
Non è internet e i suoi strumenti che portano soldi ma sono le persone in grado di usare intelligentemente questi strumenti per potenziare la loro capacità di raccogliere fondi. Per usare le piattaforme, quindi, ci vogliono idee giuste, strategia e capacità gestionale.