Il progetto è finalizzato al raggiungimento di un ciclo produttivo chiuso, in cui ogni distretto industriale riduca al minimo i materiali di risulta e la produzione di rifiuti da discarica.
Il progetto accende la luce su un settore traino per la Puglia, sulla qualità dei materiali pugliesi, sulla bellezza delle pietre ma anche sul rapporto tra cave e paesaggio, tra attività estrattive e ambiente.
Attraverso questo progetto, si vuole creare un nuovo ciclo di vita del settore lapideo, un percorso sostenibile che valorizzi cultura e competenze tecniche attraverso i materiali e le aziende pugliesi.
Il territorio dal quale proveniamo ha subito un forte impatto ambientale causato dall’escavazione e dalla lavorazione industriale del marmo.
L’obbiettivo è quello di creare arredo urbano attraverso una nuova tecnica di stampa 3D, che sfrutta materiali di scarto provenienti dalle comuni operazioni di scavo del marmo. Le polveri di marmo vengono completamente riciclate, evitando così il processo di smaltimento complesso e dal costo elevato.
La polvere di marmo viene riciclata e miscelata a resine speciali ottenendo un materiale ottimo per la stampa 3D, un progetto innovativo che può essere un trampolino di lancio per aprire una nuova strada alla produzione industriale lapidea.