Il Salento e la Puglia sono riusciti a dimostrare come attraverso la Cultura ed il Turismo sia possibile costruire un modello economico in continua crescita ed espansione. La bellezza del paesaggio, il litorale marino e i caratteristici borghi dell’entroterra sono gli elementi grazie ai quali questo sviluppo è stato possibile. Ma tra tutti i fattori certamente quello della riscoperta e della valorizzazione delle tradizioni locali è stato un elemento che ha dato il salto di qualità. A vent’anni dalla “riscoperta” del nostro territorio credo sia arrivato il momento di una importante riflessione che miri a immettere nel mondo del 2.0 l’incredibile bagaglio di musicalità, tradizioni per lo più orali, minoranze linguistiche riconosciute a tutti gli effetti, come il griko. Il mio obiettivo è quello di rivolgermi ad aziende che fanno della comunicazione, del marketing e della ricerca il fulcro del proprio lavoro per avviare con loro progetti sperimentali. Il lavoro nel suo complesso avrà un duplice risultato: da un lato preservare e diffondere le culture che, se non immesse con un adeguato tempismo nel mondo “virtuale”, rischiano di essere condannate ad un lento logoramento prima e ad una colpevole scomparsa poi; dall’altro quello di poter ampliare la conoscenza del territorio pugliese e salentino arrivando quindi ad ampliarne la conoscenza e l’appetibilità.